Attività Artigianali

Attività Artigianali

Produzioni agro-alimentari e delle tradizioni culinarie

La Valle del Casentino conserva tradizioni artigianali significative legate, soprattutto in passato, all’utilizzo delle risorse locali.
L’EcoMuseo ha avviato percorsi di valorizzazione rispetto alle sapienze artigianali locali, alcune delle quali documentate anche all’interno di specifiche antenne (vedi sotto).Tra le principali iniziative ricordiamo:
- LA SAPIENZA DELLE MANI. Dimostrazioni e laboratori per riscoprire, divertendosi, manualità e “saper fare” di ieri e di oggi.Iniziative dedicate in particolare a bambini e famiglie durante il periodo estivo
- CI VUOLE IL TEMPO CHE CI VUOLE. Giornata con mostra-mercato e laboratori dedicati all’artigianato artistico, locale e non, organizzata nel periodo estivo in collaborazione con il MUSEO DELL’ARTE DELLA LANA di Stia

PERCORSO ATTRAVERSO LE PRINCIPALI TRADIZIONI ARTIGINALI CASENTINESI

La LAVORAZIONE DEL LEGNO è ancora presente in alcuni paesi tra cui ad esempio Moggiona, nel comune di Poppi, dove l’arte del bigone ha ceduto il passo a quella dei mobili. Notizie e testimonianze materiali sulle piccole industrie forestali tradizionali possono essere trovate in corrispondenza del MUSEO DEL BOSCO E DELLA MONTAGNA a Stia e della BOTTEGA DEL BIGONAIO presso Moggiona (Poppi) da sempre legata alla manifattura di utensili lignei. Tra le produzioni legate al bosco ricordiamo anche il CARBONE, ancora prodotto in corrispondenza del paese di Cetica, nel comune di Castel San Niccolò. Può essere acquistato e possono essere richieste informazioni presso l’ECOMUSEO DEL CARBONAIO di Cetica.

La LAVORAZIONE DELLA PIETRA significativamente presente nel paese di Strada in Casentino dove a cadenza biennale di tiene la Mostra della Pietra Lavorata. Per ulteriori informazioni: CENTRO DI INTERPRETAZIONE ECOMUSEO DELLA PIETRA a Strada in Casentino, presso l’Ex Collegio dei Salesiani.
Insieme al museo, all’interno del paese, possono essere visitate le BOTTEGHE DEGLI SCALPELLINI, dove possono essere incontrati giovani artigiani, ultimi rappresentanti di famiglie da generazione dedite all’arte della pietra lavorata.

L’ATTIVITA’ LANIERA è sicuramente tra le produzioni che ha maggiormente segnato al prima Valle dell’Arno. Conosciuta sin dall’antichità, grazie all’abbondanza di materie prime e alla forza motrice dell’acqua, indispensabile per azionare gli opifici, conobbe una felice stagione nella seconda metà del XIX secolo. In questo periodo fu messo a punto anche un particolare tessuto, conosciuto come TESSUTO CASENTINO, le cui principali caratteristiche sono rappresentate dalla tipica rifinitura superficiale “a ricciolo” e dalle colorazioni vivaci in arancio e verde smeraldo. Approfondimenti sull’attività laniera possono essere recuperati presso il MUSEO DELL’ARTE DELLA LANA DI STIA (www.museodellalana.it)

FERRO BATTUTO. Testimonianze delle antiche botteghe fabbrili possono essere riscontrate in alcune località della Valle. Si segnalano, in particolare i due laboratori ancora produttivi presenti in corrispondenza della frazione di Pagliericcio nel comune di Castel San Niccolò.
Ogni due anni il paese di Stia organizza la BIENNALE DEL FERRO BATTUTO a cui è annesso il campionato internazionale di forgiatura. 

 

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