Dove siamo

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L’AREA GEOGRAFICA

Il Casentino, da un punto di vista geografico, è caratterizzato da una storia geologica che lo accomuna alle altre vallate della provincia di Arezzo e della Toscana: si tratta di antichi bacini lacustri successivamente prosciugatisi a causa dei mutamenti climatici verificatisi durante le ere glaciali e dei sollevamenti tettonici quaternari. Pur possedendo le caratteristiche di una vallata montana, e la cerchia di monti quasi ovunque superiori ai 1000 m di altitudine che lo circondano (il Pratomagno a ovest e l’Appennino Tosco-Romagnolo a est) testimonia al meglio questa peculiarità, il Casentino  possiede alcuni aspetti specifici: il fiume Arno, dal monte Falterona, in pochi chilometri scende dai 1400 ai 450 metri mentre il fondovalle alluvionale ampio, i versanti dolci e i numerosi terrazzamenti naturali lo hanno reso adatto, fin dall’epoca etrusca, all’insediamento dell’uomo ed alle sue molteplici attività legate allo sfruttamento delle risorse naturali e all’uso delle numerose acque di superficie.

Per quanto riguarda il popolamento e le attività, il versante ovest della vallata,è quasi ovunque rivestito da prati e boschi ed è caratterizzato da piccoli centri e nuclei arroccati. Il versante est, al contrario, è sempre stato più intensamente interessato dalle attività agricole e da un maggiore insediamento sparso, costituito da pochi nuclei abitati; il fondovalle, infine, ha conosciuto una forte espansione insediativa, economica e produttiva solo a partire dal 1800 e, nel corso degli anni ’60 e ’70 del 1900, ha raggiunto il suo massimo sviluppo.

LE Storiche VIE DI COMUNICAZIONE della valle

Nonostante la cerchia montana che lo circonda, il Casentino nel corso dei secoli è sempre stato al centro di assi viari e di movimenti di persone, merci e idee. I numerosi passi appenninici e gli antichi “tratturi” (i tipici percorsi della transumanza) hanno disegnato, fin dall’epoca etrusca e romana e con un forte impulso anche nel Medioevo, una fondamentale rete di comunicazione trans-valliva tra il Casentino, il Valdarno, la Romagna e la Maremma: la via Flaminia Minor di fondazione romana (di epoca repubblicana) ne è uno dei primi esempi storici a noi noti.

Nel corso del Medioevo, la compresenza tra le Pievi e le più antiche viabilità di fondovalle dettero luogo alla cosiddetta “Via delle Pievi Battesimali”, un asse fondamentale che attraversava in senso nord-sud il Casentino e che divenne uno dei principali elementi di interesse per il controllo valligiano delle signorie laiche ed ecclesiastiche (i conti Guidi, i Tarlati, gli Aldobrandini e Camaldoli). Le sue numerose diramazioni trasversali permettevano il collegamento del Casentino, come già accennato, con il Valdarno, la Romagna e l’Italia centrale (compresa la Maremma) facendone uno degli snodi principali tra l’Italia del Sud e quella del Nord.

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