Istruzioni per visualizzare la Mappa interattiva di Comunità della Vallesanta


Cliccando sul link sottostante Apri la mappa interattiva, apparirà una nuova finestra dove sarà visualizzata la Mappa interattiva di Comunità della Vallesanta. Spostandosi col mouse all'interno della mappa è possibile interagire con alcune icone interattive.
Soffermandosi sopra le icone, verrà visualizzato il Titolo della video-intervista legata al luogo/materia di interesse e facendoci click col pulsante sinistro sarà possibile visionare il relativo filmato.
Per alcuni montaggi è stato necessario inserire delle icone di approfondimento (raffigurata qui a sinistra) che non sono presenti nella versione cartacea della Mappa.

La visione dei filmati è fruibile solo attraverso l'utilizzo di browser che supportano il formato video HTML5 come ad esempio Firefox, Chrome, Internet Explorer 10 o superiore.
Scarica la Mappa di Comunità della Vallesanta (file pdf)
Scarica la Pubblicazione La Mappa di Comunità della Vallesanta (file pdf)

Perchè una mappa di comunità


La Mappa di Comunità della Vallesanta intende raccogliere e mettere in luce la “specificità locale”, tutto ciò che concorre, secondo gli abitanti stessi, a definire l’identità di questo territorio.
Viene proposto una sor ta di censimento dei valori materiali ed immateriali dell’area: luoghi, personaggi, leggende, sapienze artigianali, produzioni, tradizioni.
Un omaggio alla memoria e ai segni stratificati dal tempo, ma al contempo una presa in carico di un’eredità, di un patrimonio da salvaguardare e accrescere per il futuro.
Altro obiettivo della mappa è stato quello di individuare e mettere a valore le risorse umane, gli attori attraverso i quali promuovere e sostenere il nascente ecomuseo.

La pubblicazione allegata alla mappa (scaricabile da questo sito), oltre ad organizzare le informazioni ed i materiali raccolti, vuole raccontare anche, a grandi linee, il processo avviato, gli strumenti ed i metodi adottati, le difficoltà ed i “salti”registrati nel percorso.
I contenuti delle pagine rappresentano implicitamente anche un programma di lavoro dell’ecomuseo per i prossimi anni.

Gli “Appunti per uno statuto della Valle”, infine, costituiscono una sorta di documento programmatico, una tappa frutto di numerosi incontri e rielaborazioni ed al contempo lo strumento di riferimento per il “dopo mappa”, per continuare ad alimentare il processo.
La realizzazione di una mappa di comunità è stata scelta come strumento per l’avvio del processo ecomuseale in Vallesanta.

Questa piccola enclave, ubicata nel Comune di Chiusi della Verna, parzialmente inserita nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, ha conosciuto un pesante esodo a partire dal secondo dopoguerra. Da alcuni anni tuttavia, in seguito all’arrivo di nuovi residenti, provenienti per lo più dal centro Europa, la valle ha preso nuovo vigore ed ha consentito alla piccola scuola di rimanere aperta.
La marginalità di questo territorio si è rivelata, a poco a poco, un valore, un contesto ideale per scelte di vita a stretto contatto con la natura. L’area è divenuta un interessante crogiuolo di differenti culture, un laboratorio stimolante nel quale poter sperimentare modelli di sviluppo locale partecipato.




L’Ecomuseo si candida come lo strumento attraverso il quale alimentare il percorso.
Il lavoro della mappa ha preso avvio nella primavera del 2007 con la creazione di un gruppo di lavoro, divenuto poi permanente, costituito da una rappresentanza degli amministratori locali, del mondo della scuola, dell’associazionismo locale e dei nuovi e vecchi abitanti dell’area.
In seguito rappresentanti delle associazioni esistenti concordano di creare una specifica associazione: Ecomuseo della Vallesanta, che insieme all’Amministrazione comunale di Chiusi della Verna entra a far parte integrante dell’Ecomuseo del Casentino nel 2008.



Il percorso di costruzione della mappa ha coinciso con le prime attività dell’ecomuseo, divenendo un vero e proprio cantiere di ricerca-azione.
Alle veglie, alla ricerca sul campo, alla raccolta di questionari, si sono intrecciati i microeventi, le feste, le escursioni, gli interventi di recupero che hanno rappresentato al contempo le occasioni di verifica ma anche di stimolo e riconferma del processo avviato.




Credits
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Emanuela Milleri e Stefano Vannucci
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