STAND UP FOR AFRICA – ARTE E CURA DEI LUOGHI
STAND UP FOR AFRICA - ARTE E CURA DEI LUOGHI
STAND UP FOR AFRICA 2025
“ARTE E CURA DEI LUOGHI” – X EDIZIONE
Per la X edizione di SUFA è stato scelto il tema della “CURA DEI LUOGHI”, più volte adottato dagli artisti nel corso dell’ultimo secolo per mettere in evidenza il proprio ruolo di interpreti tra il mondo delle cose visibili e la possibilità di osservarle, sentirle e anche curarle, da una prospettiva spirituale ma strettamente connessa con la natura. Il tedesco Joseph Beuys è stato il primo, e tra i più carismatici, a interpretare in questi termini la posizione dell’artista nella cultura contemporanea; successivamente, nel 1989, la prima mostra ad aprire gli orizzonti dell’arte occidentale in una prospettiva extraeuropea fu la seminale Les Magiciens de la Terre che univa estetiche contemporanea con una spiritualità inter-ecumenica e con una nuova visione dell’arte su questo pianeta.
Questa prospettiva si coniuga perfettamente al contesto Casentinese. Qui dal Medio Evo l’arte si coniuga con incanto alla natura, in equilibri straordinariamente preservati fino ai nostri giorni, con un vero potere di cura intellettuale e spirituale.
In questa edizione, che si avvale come di consueto della curatela di Pietro Gaglianò, saranno invitati due artisti italiani, particolarmente versati nelle estetiche relazionali a indagare e curare con l’azione artistica alcune fragilità dei luoghi, consapevoli della complessità del tempo presente e fiduciosi, ancora, nella capacità dell’arte di illuminare le menti, accendere relazioni, coniugare diversità.
Ecco perché a guidare i due artisti ospiti ci saranno due cittadini migranti (o magari due piccoli gruppi), chiedendo loro una lettura dell’ambiente sociale e culturale che li accoglie, invitandoli a una conoscenza profonda e sensibile del territorio, per individuarne le ferite esposte o nascoste e prestare loro cura, assieme agli artisti.
Le due coppie così composte lavoreranno in sinergia, con una presenza prolungata degli artisti in Casentino che prevede visite e incontri per introdurli alle sue moltissime ricchezze. In tale quadro sono previsti anche momenti pedagogici in cui gli artisti guideranno giovani creativi, casentinesi e toscani, in percorsi laboratoriali.
Contestuale a questi processi c’è il progetto di realizzare una mappatura emotiva dei luoghi analizzati, in base a elementi raccolti dagli artisti e da tutte le persone coinvolte, per rileggere e rinnovare la conoscenza dei luoghi. L’iniziativa della mappatura partecipativa non è nuova per il Casentino e per questo potrà contare sull’esperienza maturata dall’Ecomuseo a sua volta in raccordo con molte esperienze a livello italiano ed europeo.
Con questo progetto SUFA vuole rilanciare il suo impegno di connessione sui territori, di valorizzazione del patrimonio locale, di incoraggiamento alla condivisione e alla comprensione profonda di cosa rende unico il Casentino, con la sua storia, il suo presente e tutti i suoi abitanti.
La prima fase del lavoro con la mappatura partirà con tre incontri rivolti ai vecchi e i nuovi abitanti per la costruzione di mappe percettive:
-11 ottobre ore 17:00 — HYMMO ART LAB Via Monte, Pratovecchio Stia Presentazione del progetto, Merenda con Sapori Migranti Performance musicale di Casentino Musica;
– 18 ottobre ore 17:00 — HYMMO ART LAB Via Monte, Pratovecchio Stia Laboratorio di mappatura percettiva di Pratovecchio
– 25 ottobre ore 17:00 — SPAZIO CURA Piazza Folli 2, Poppi Laboratorio di mappatura percettiva di Poppi
Iscrizioni gradite: Ecomuseo del Casentino 0575 507272 (orari ufficio) Hymmo Art Lab 380 3285509
Su questa prima base si innesterà quindi il lavoro dei due artisti in residenza che si realizzerà cavallo tra il 2025 e 2026 (ultimazione metà febbraio 2026) e un momento di approfondimento previsto il 15 novembre presso il castello dei Conti Guidi dal titolo GEOGRAFIE NARRANTI – Aree intere tra marginalizzazione, potenzialità e nuove narrazioni artistiche.
I due artisti invitati sono entrambi professionisti affermati e contano nel loro percorso collaborazioni con istituzioni museali italiane e internazionali. In questa prospettiva viene data continuità a una presenza sul territorio di autori di alto livello che, talvolta, lasciano anche opere permanenti rinnovando con lo sguardo contemporaneo il paesaggio storico e culturale casentinese.
Mariana Ferratto (artista italo-argentina nata a Roma nel 1979, vive e lavora a Firenze). Laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma ha completato la sua formazione con studi di teatrodanza. La sua ricerca ruota intorno al tema dell’identità nelle sue molteplici sfaccettature. Elemento essenziale è il corpo come mezzo attraverso il quale indagare il tema dell’identità personale, la relazione con l’altro e gli stereotipi ad esso associati.
Giovanni Gaggia (nato nel 1977 a Pergola, Pesaro-Urbino, dove vive e lavora). Formatosi presso la Scuola del Libro di Urbino, l’artista sin dal 2007 ha fondato a Pergola Casa Sponge, residenza per artisti e progetto di promozione dell’arte contemporanea ai margini del sistema dei grandi centri. La sua pratica lo conduce spesso a lavorare a progetti stratificati e itineranti che mettono in dialogo performance, libro d’artista, disegno e cucito, in composizioni che problematizzano, talvolta, questioni sociali, politiche o storiche.